Amor Real è un capolavoro del genere da noi affrontato. Vincitore di
diversi Tv Y Novelas, gli Oscar delle telenovelas messicane, è un
classico da non perdere.
Tratto
da una novela di Caridad Bravo Adams, è il remake di una vecchia
telenovela di successo, "Bodas de Odio", del 1983, in cui recitava una
grande attrice come Christian Bach, al fianco di Miguel Palmer e Franco
Moro.
Venti anni dopo, nel
2003, Carla Estrada decide di produrre una nuova versione di questa
avvincente storia e con l'aiuto della nostra italianissima Maria
Zarattini, mette in scena un prodotto che non ha nulla da invidiare alla
precedente edizione.
Il trio è formato da tre grandi nomi del piccolo schermo messicano: Adela Noriega, Fernando Colunga e Mauricio Islas.
Si riforma così la coppia de
"El Manantial",
con la Noriega e Islas, ma ad ostacolare il loro amore, questa volta,
non sarà il cattivo di turno, ma un personaggio di grande spessore e
umanità, Manuel Fuentes Guerra, interpretato da Fernanco Colunga.
Un
trio impeccabile, che condurrà il telespettatore nel XIX secolo,
lasciandolo libero di schierarsi per uno dei due protagonisti della
storia.
Ma l'elenco degli attori è veramente stellare, accanto a
loro, infatti, troviamo: Helena Rojo, Ricardo Blume, Ernesto Laguardia,
Chantal Andrade, Mariana Levy (la sua ultima interpretazione), Ana
Martin, Rafael Rojas e Leticia Calderon. Molti di loro sono stati a loro
volta protagonisti di altre produzioni.
La telenovela narra la
storia di Matilde (Adela Noriega), giovane aristocratica messicana, che
sfidando le regole della società, si innamora di un giovane soldato
squattrinato, Adolfo Solis (Mauricio Islas).
Uomo integro ed integerrimo, che spera di chiedere al padre della sua amata il permesso di corteggiare e poi sposare Matilde.
A
rovinare i loro piani ci pensa Augusta (Helena Rojo), che per la figlia
ha ben altre ambizioni. La vuole al fianco di un ricco proprietario
terriero per risolvere i problemi economici della loro famiglia.
All'oscuro di tutto il padre della ragazza, che, invece, per lei non
vuole altro che un'unione d'amore.
Manuel Fuentes Guerra
(Fernando Colunga) è il candidato idele: giovane, aitante, medico e
soprattutto erede di un immenso patrimonio, quello di Joaquin Fuente
Guerra (
Julio Alemán), suo padre.
Manuel
è cresciuto a contatto della terra, in mezzo ai contadini, lavorando
come uno schiavo per il padre, che lo riconosce solo in punto di morte,
dietro forti sollecitudini del parroco di famiglia. Nonostante tutto
riesce a laurearsi, diventando medico.
Frutto
di una relazione con una povera contadina della tenuta, che era poi
stata ingiustamente arrestata, Manuel non ricorda la madre, che crede
morta. Alla scomparsa anche del padre, ancora frastornato, si ritrova
erede di un patrimonio terriero immenso, che gli garantisce una vita
agiata e l'ingresso nella buona società.
Giunto
in città, conosce Matilde e se ne invaghisce immediatamente. In passato
non avrebbe mai nemmeno sperato di poterla avvicinare, ma ora, con la
nuova posizione economica, forse, potrebbe anche corteggiarla e
chiederla in moglie. A lui piace molto, ma ha non pochi dubbi, perchè
lei sembra sempre così fredda e scostante, nonostante la gentilezza
innata. E' solo la timidezza gli assicurano la madre ed il fratello di
Matilde, Umberto (Ernesto La Guardia) e lui, oramai determinato a
conquistarla, si lascia ingannare, mettendo a tacere ogni minimo segnale
di allarme che la sua mente acuta gli lancia.
Matilde,
a sua volta, sempre più convinta del suo amore per Adolfo, si ostina a
non voler frequentare nessun altro uomo e men che meno Manuel Fuentes
Guerra, che tanto piace a sua madre e a suo fratello, nonostante abbiano
scoperto che è figlio illegittimo. Non che a lei interessi lo stato
sociale di una persona, ma detesta l'idea che le impongano un uomo che
non ama e lui sembra determinato ad averla, anche senza il suo consenso.
Vista
la sua ostinazione, la madre ed il fratello di Matilde capiscono che
devono liberarsi una volta per tutte di Alfonso Solis e con uno
stratagemma lo fanno arrestare con l'accusa di omicidio, pagando una
prostituta affinchè finga di essere la moglie e la madre dei figli di
Solis.
Matilde, che non ha
più notizie dell'innamorato, di fronte alla donna che giura essere la
sposa dell'uomo, accetta di sposarsi con il pretendente scelto dalla
madre.
Il giorno del
matrimonio, però, Adolfo, che è riuscito a scappare con l'aiuto del suo
amico Delfino, la raggiunge al ricevimento di nozze e le propone di
scappare insieme.
Matilde
accetta, ma scoperta dal marito, non ha modo di raggiungere Adolfo e si
ritrova così prigioniera nella tenuta di campagna del marito, che non
intende rinunciare alla sua notte di nozze.
E mentre Matilde
inizia a conoscere davvero l'uomo che ha sposato, mettendo da parte i
pregiudizi e i rancori, Adolfo la raggiunge, fingendosi il nuovo
amministratore della tenuta.
Cosa farà la povera Matilde? Chi
scegliere tra il romantico Adolfo e il sanguigno Manuel? Se prima non
avrebbe avuto dubbi, ora la situazione si complica e inoltre Matilde
aspetta un bambino. Crederà suo marito che il figlio che porta in
grembo è suo?
Tra innumerevoli colpi di scena e l'arrivo di nuovi
personaggi, alcuni bellissimi come Cathalina per Adolfo e Josephina per
l'irrequieto ed irresponsabile Humberto, si snoda una storia d'amore
tormentata e difficile, dove non c'è un protagonista assoluto, che
prevale sull'altro. Manuel Fuentes Guerra e Adolfo Solis sono pari nel
rigore, nel rispetto e nell'amore per Matilde. E se a tratti sembra
prevalere uno sull'altro, alla fine nessuno potrà mai affermare chi tra i
due è il migliore.
E così anche il gesto finale di Adolfo, che
sembra aver trovato un suo equilibro al fianco della bella e dolce
Cathalina, per poi perderla e ritrovarla nuovamente tra le braccia di
Matilde, appare come la scelta disperata e delusa di un grande uomo,
rimasto solo. La disperazione di Manuel che con un gesto audace, tenta
di porre rimedio a quella incresciosa situazione, non è soltanto un
tentativo di pareggiare i conti con il rivale, ma è la consapevolezza,
che forse, tra i due, non c'è un vero vincitore. La vita da e la vita
prende. E' quanto è successo a lui, che per lungo tempo si è sentito in
credito con l'esistenza, per quell'infanzia infelice. Ora torna ad
essere in debito, perchè gli ha regalato l'amore di Matilde, un amore
vero.
Insomma, senza svelarvi troppo, per non togliervi il
piacere di una storia che ha qualcosa di avvincente, vi posso assicurare
che resterete senza fiato.
Se volete un giudizio, posso
confermarvi la lode. Gli attori sono strepitosi e nella narrazione non
ci sono sbavature. Ogni personaggio è curato nei minimi dettagli e la
stessa attenzione è riservata ai costumi e ai dialoghi.
Alla fine
si tratta di una storia corale, dove ogniuno di voi potrà trovare un
personaggio da amare. Per tutti ci sarà un amore vero, come quello di
Matilde e Manuel.