lunedì 22 giugno 2015

Muchacha italiana viene a casarse: finale

Dopo 176 puntate, le ultime ridotte a meno di venti minuti, Fiorella e Pedro, tornano a Maratea, dove si erano incontrati, per giurare davanti a Dio il loro amore eterno.
La penultima poi è al cardiopalma e vi avviso non servirà un pacchetto di fazzoletti, ma un'intero lenzuolo. Vista l'occasione, sceglietelo bianco e ricamanto, magari uno del corredo matrimoniale, almeno siamo in tema.


Gli elementi per commuovere ci sono tutti e anche se qualcuno parlerà di melassa, io grido alle favole! Viva le favole per noi donne adulte che non vogliamo mai smettere di sognare, perchè se la quotidianità è difficile e il futuro è incerto, c'è ancora qualcosa che alimenta la speranza ed è la capacità di sognare, di emozionarci, di immedesimarci con qualcuno che sì riesce a vedere nella vita qualcosa di bello e positivo, perchè tutto alla fine ha un senso, almeno lì nelle telenovelas!
Detto questo,  alla fine tutti i nodi sono venuti al pettine e lentamente le situazioni sono state affrontate e risolte.
Federica ha scoperto chi ha ucciso suo padre. E' stato Dante e pur essendo innamorata di quest'uomo che l'ha assecondata fino all'ultimo, lo avvelena.
In Italia, tanti anni fa, trasmisero uno sceneggiato di grandissimo successo, si intitolava "Donna d'onore". La protagonista, il giorno della sua comunione, perde il padre, ucciso per errore dalla mafia. L'organizzazione mafiosa resasi conto dello scambio di persona, decide di prendere sotto le sue cure la bambina, facendola crescere "protetta". Il caso vuole che la piccola, diventata donna si innamori dell'uomo che aveva giustiziato suo padre. Lo scopre il giorno del loro matrimonio e mentre ballano, tira fuori la pistola e lo uccide, perchè non può perdonare, nonostante ami alla follia suo marito. Lui le sorride, mentre si spegne sotto i suoi occhi...



Milioni di telespettatori erano in palpitante attesa per vedere cosa sarebbe successo. La trepidazione in MIVAC non era la stessa, anche perchè Federica non è mai sembrata veramente innamorata di Dante. Lo usava per i suoi scopi e quando non gli è servito più lo ha eliminato.
Finalmente qualcosa si è mosso ed è stata scoperta.
Non sembra credibile che in una casa, per quanto grande possa essere, succedano continui incidenti e nessuno se ne accorge. Le telenovelas si sa, tranne qualche rara eccezione, presentano sempre degli strafalcioni, che il pubblico finge di ignorare per il piacere di seguire la storia.
Insomma, finalmente la cattiva verrà scoperta e condannata. Ma di cattivi ve ne sono anche altri ed è giusto fare un cenno anche a loro, prima di passare a personaggi più vicini al nostro cuore.
La scomparsa di Aitana ha qualcosa di suggestivo. Dopo aver aiutato i suoi genitori, ingoiando il suo orgoglio che l'avrebbe voluta molto lontana da Pedro, si fa manipolare anche da Federica, cercando di uccidere Pedro e Fiorella, per poi fuggire con l'aiuto della psicologa della famiglia Angeles, che si scopre essere anche amica di Aitana.



La fuga in Europa, anche se poco educativa, ci può stare. In fondo, lontano dall'influenza dei genitori, forse troverà un buon partito e riuscirà a trovare un suo equilibrio.
Bellissima, colta ed intellegiente, all'inizio sembrava veramente una pericolosa rivale per Fiorella, ma puntata dopo puntata lo straordinario equilibrio di questa donna, che ne subisce di tutti i colori, da parte di un uomo che non la ama, ti porta a pensare che non sia poi così sincera. Una bella scenata liberaroria ci vorrebbe, ma lei le concentra tutte nella seconda parte, quando oramai è chiaro che il suo interesse per Pedro non è reale, ma spinto dal padre di Aitana, che ha mire sulla società degli Angeles.
Tra Osvaldo e Sonia ho sempre preferito la moglie. Questa donna che per amore ha lasciato la carriera di cantante, per dedicarsi al ruolo di sposa. Il matrimonio si è rivelato presto una grande delusione e pur essendo innamorata di suo marito, finisce con il tradirlo, per l'impossibilità di convivere con un uomo che la giudica e la maltratta ventiquattro ore al giorno. Eppure Sonia continua a sperare in un futuro felice che per lei si identifica con la maternità. Anche in questo non è fortunata. Ha perso due bambini e sembra che non ne possa più avere, ma la vita la sorprende, regalandole un'inaspettata terza maternità. Questa volta è decisa a difendere il suo bambino da chiunque si ponga sul suo cammino, ma Osvaldo, dopo aver cercato di uccidere Pedro per ben due volte e aver rapito Fiorella, dietro manipolazioni di Federica, cambia atteggiamento e cerca di porre rimedio alla sua vita. Si riavvicina alla moglie e cerca di rimediare agli errori passati. Ma può una persona cambiare così radicalmente per una promessa fatta ad una donna che sfiora la santità (Fiorella) in cambio del suo silenzio sul rapimento? A mio parere no, ma la vita segue percorsi strani e così Osvaldo si ritrova a ricambiare, involontariamente Fiorella, con il cuore che donerà, perdendo la vita, in un tragico incidente, alla nostra Giana.

Lei sì che è un personaggio positivo. Malata di cuore non si arrende mai, inseguendo ostinatamente la vita. Era invaghita di Benito, ma quando ha capito che tra loro non poteva esserci futuro, ha cercato di metterci una pietra sopra andando avanti e lungo il percorso ha conosciuto e si è innamorata di Gael. Gael è l'amore della sua vita,  e tra loro, ancora una volta, la più forte si rivelerà lei, che si mostrerà come un importante esempio nella lotta contro la dipendenza da stupefacenti e nella scoperta e l'accettazione della vita.
Come prevedibile le sue condizioni di salute peggiorano fino al punto di essere ricoverata più volte, in attesa di un trapianto di cuore.
Ora, se la produzione mostra una certa sensibilità sul tema, affrontando la questione dell'espianto degli organi, dopo la morte e la scelta di donarli, quando si è ancora in vita, come può un uomo come Pedro decidere di suicidarsi per donare i suoi organi? Sì, lo so che è una telenovela e il romanticismo deve trionfare su tutto, ma chi gli dice che il suo cuore andrà a Giana. Si sa che gli organi non sono compatibili con tutti. Ho dovuto fare uno sforzo sovrumano per non infuriarmi con gli sceneggiatori ed i produttori, perchè un uomo come Pedro non può rinunciare alla vita così! Volete fare la cosa romantica? Abbiate il coraggio di far morire Gael, dopo il matrimonio con la donna della sua vita e con il trapianto degli organi salva altre persone, tra cui Giana a cui toccherà il suo cuore.
  Sarebbe stata una scelta drammatica da parte degli autori, che avrebbero strappato lacrime a volontà, ma non fatemi vedere un protagonista che sacrifica la sua vita per salvare la vita della sorella della protagonista! Non regge proprio! Si sono salvati in calcio d'angolo con il dialogo interiore tra Pedro e il padre che fa emergere un senso di forte disagio del figlio, che vede nel suicidio una via di fuga ai tanti problemi che lo assillano, non ultimo il fallimento dell'azienda, che suona tanto come il "fracasso" degli Angeles, tanto osannati! Vuole sacrificarsi per Fiorella, dice... Se solo ci penso, mi fumano le orecchie! E tu ti uccidi con la speranza di salvare tua cognata? Per carità, l'intento è nobile, ma non è assolutamente sostenibile. Alla fine Fiorella finirebbe con l'odiare quel cuore che batte nel petto della sorella, perchè per salvare Giana è morto suo marito. Capitasse involontariamente, ma non così. Per fortuna, anche se non è carino pensarlo e scriverlo, a perdere la vita sarà Osvaldo, che lascierà una moglie ed un figlio, ma riscatterà il suo nome e la sua immagine. La farsa non sarebbe durata a lungo e prima o poi il vecchio Osvaldo sarebbe tornato all'attacco. Così, invece, potrà lasciare alla famiglia un'immagine positiva di se stesso, che verrà tramandata al figlio.
Parlando di figli, alla fine Julieta e Santino hanno scoperto l'identità della loro bambina. Il telespettatore segue con palpitazione gli eventi, già conscio della verità.
Perdonatemi, se oggi sembro un po' cattiva, ma era proprio necessario allungare il brodo con l'inganno del padre di Pedro, che venti anni prima si era infilato di nascosto nel letto di Julietta? A me è sembrato un espediente sciocco per allungare di qualche puntata la telenovela.  Ma fortunatamente non l'hanno tirata per le lunghe.
Mi è dispiaciuto per la mamma di Roxana, che ha perso la vita nel tentativo di salvare quella della figlia. Così come aveva vissuto è morta.
Il personaggio di Joaquina mi ha commossa, perchè esistono donne che dedicano la loro vita ai figli, lo so per esperienza personale e meriterebbero qualcosa di più anche per se stesse.
Come accade spesso anche nella realtà, invece, prima che riescano a ritagliarsi un loro spazio, bussa alla loro porta una signora vestita di nero, che porta via le speranze, lasciando i ricordi.


La scomparsa di Joaquina, comunque, per quanto dolorosa, ha avuto un certo senso, perchè è servita a Roxana a procedere nel suo percorso di crescita e ora che ha scoperto di aspettare un figlio a sua volta, potrà capire fino in fondo l'amore di sua madre.
Benito e la sua famiglia sapranno darle tutto l'amore di cui ha bisogno per affrontare la vita.
E cosa dire di dona Eloisa? La scoperta di un marito diverso da quello che aveva sempre immaginato e gli errori di valutazione, basati sull'apparrtenenza ad una determinata classe sociale,  le regalano una dolcezza che sembrava sopita, tanto da poter mettere da parte le differenze sociali, già prima di scoprire che Fiorella era figlia di Julietta e Santino. Superato il grande scoglio, le è stato più facile benedire l'unione di Roxana con Benito e quella di Gael con Giana.
Ha appreso la sua lezione anche Vittorio Dragone che dopo aver perso tutto, vittima di una truffa colossale, ricostruisce la sua vita con la sua ex dipendente, riconciliandosi con il mondo, grazie all'intervento di uno zio di Fiorella e Giana, che diventerà suo socio e lo aiuterà a risalire la china.
Anche l'azienda Angeles si salverà grazie all'aiuto di Santino, il papà biologico della nostra protagonista, che investirà nella società in nome e per conto di Fiorella! E così aveva ragione Federica, le sue carte non mentivano, quando disse che qualcuno stava arrivando a rimettere le cose a posto e a suo pare andava fermata. Era un vento primaverile, brioso e fresco, che attraversando le stanze buie degli Angeles regalava luce e serenità.


Confesso senza pudore che ho amato infinitamente il finale della telenovela e la scelta di celebrare il matrimonio a Maratea.
Posti meravigliosi che vale la pena conoscere e esportare nel mondo e dunque un grazie sincero a Televisa che ha voluto farci questo regalo.
Inutile dirvi che Fiorella e Pedro erano bellissimi e nelle riprese c'era qualcosa di più reale, che sfugge negli studi.

Un tripudio di amore e di solarità. Non parliamo del regalo di nozze di Pedro per la sua Fiorella (un'invidia!!!!), senza contare il valore sentimentale: le regala la case dell'infanzia, che il papà aveva in fitto e che lei aveva dovuto lasciare, insieme a Giana, non potendo continuare a pagare la retta mensile.
Ho apprezzato molto anche la scelta di andare a salutare il papà delle due ragazze. L'ho trovato realistico e toccante. Più di tutto mi è piaciuto il modo in cui per tutta la telenovela hanno raccontato il rapporto tra sorelle. Un sentimento vero, profondo e scusate se lo dico, realistico. Non sempre i rapporti tra familiari e tra fratelli e sorelle è conflittuale. Quando la famiglia di base è solida e sa trasmettere i giusti valori, è possibile e Fiorella e Giana ne sono un esempio riscontrabile anche nella vita vera. Alla fine è Giana a vivere in Messico, mentre Fiorella, con Pedro si trasferiscono per un tempo indeterminato a Maratea.


Potrei scrivere per ore, descrivendo i più piccoli dettagli, in preda al più folle sentimentalismo, ma rischierei solo di apparire come un'esaltata romanticona, che crede ancora nell'amore romantico. E poi svelerei cose che solo la lettura del cuore può rendere speciali. Pertanto, smetto subito e vi invito a vedere questa telenovela che anche se ha momenti di alti e bassi, nel suo lungo percorso, nel suo insieme è decisamente piacevole. Voto: 8.


giovedì 18 giugno 2015

Velvet ed il personaggio di Isabel

Ieri su RAI 1 è andata in onda l'ultima puntata della seconda serie di Velvet e la puntata si è aperta con il lutto per la morte di Isabel e l'organizzazione del matrimonio di Rita con il suo irritante Pietro, che si perde in un labirinto senza uscita!
Ma questo post nasce per fermare i pensieri e le sensazioni che mi ha lasciato Isabel.
Personaggio bellissimo quello di Isabel Navarro alias Elena Valle. Era arrivato in sordina alla fine della prima serie, per partecipare alle nozze del figlio, anche se solo in segreto e nella seconda serie, puntata dopo puntata ha rubato il cuore dei telespettatori, con la sua dolcezza, il suo ottimismo e la straordinaria forza d'animo!
Ha sempre una parola affettuosa per tutti. Non giudica, ma ascolta ed osserva in silenzio e quando serve interviene con discrezione.



Con l'aiuto di Emilio, lo zio di Ana, si fa assumere alla galleria. Affiancherà Blanca nella direzione della sartoria. Dovranno dividersi le ragazze e seguire due produzioni diverse. Blanca si si sente a disagio per queste novità e non condivide i metodi molto più tolleranti della collega, ma le tensioni iniziali si scioglieranno come neve al sole, quando Blanca, nei momenti più difficili avrà Isabel al suo finaco.
Lei è così. E' una donna piena d'amore per la vita e con la sua gioia riesce a far dimenticare anche al telespettarore che le resta poco da vivere.
Ha un rapporto di complicità e di tenera amicizia con Emilio e solo con il tempo, scopriamo che in realtà tra loro c'era stata una storia d'amore, interrotta dall'intromissione del padre di Alberto. Isabel si era innamorata perdutamente di lui e tra i due uomini aveva scelto l'imprenditore della Velvet. Troppo tardi si è resa conto che la sua vita sarebbe stata molto diversa se avesse sposato il mite e serio Emilio. Il destino aveva deciso per loro e dall'unione tra il proprietario della Velvet e la giovane e bella cubana nacque Alberto. Un bambino che le era stato strappato dalle braccia ancora piccolo, con la promessa che avrebbe avuto tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno per diventare l'erede dell'impero Velvet.


Isabel ha seguito da lontano il figlio, paralizzata dalle minacce del marito che nel frattempo si era risposato con una spagnola, dalla quale aveva avuto una figlia.
Sono passati tanti anni, ma ora che non le resta molto da vivere, vuole rivedere suo figlio. Si accontenterebbe di guardarlo da lontano, ma la tentazione di parlare è forte e così, un giorno, dopo aver instaurato un rapporto cordiale con il direttore della Velvet che la tratta con simpatia, osa entrare nel suo studio con l'intento di raccontarle tutta la verità su suo padre e lei.
La reazione di Alberto è furiosa. Non le crede. E' un'impostora, che deve lasciare immediatamente la Velvet. La licenzia su due piedi e Isabel, la fragile e addolorata Isabel, con grande dignità si prepara ad uscire di scena.


Ana, la donna di cui è innamorato suo figlio, parla con Alberto e nonostante la reazione ostile del ragazzo, riesce a fare breccia nel cuore del giovane, che corre disperatamente dietro al taxi che conduce quella donna all'aereoporto.
Isabel non può credere alle sue orecchie. Impone al tassista di fermarsi e pazza di gioia cerca di scendere dall'auto.
Le gambe non la reggono e lei non sa più se è la malattia o l'emozione, ma quando si risveglia tutte le persone che più ama al mondo sono al suo capezzale.
Le settimane successive sono momenti di gioia, alternati alla sofferenza fisica.
Alberto la porta a vivere a casa sua e si ritaglia del tempo per starle accanto. Vuole conoscerla e lasciare che sua madre possa avvicinarsi a lui. Sono giorni felici. Suo figlio ha una vita piena e anche se non ha sposato la donna che ama, ha modo di rimediare e così, quando è chiaro che il momento degli addii è giunto, Isabel stringe a se suo figlio e gli dice che se ne va immensamente felice, perchè la sua felicità è stare accanto a lui e gli chiede di promettere di non rinunciare alla propria felicità, che è Ana. Non importa quanto sia difficile raggiungere la propria felicità. Bisogna lottare con le unghie e con i denti, per raggiungerla e difenderla fino alla fine.


Bellissima Isabel con il tuo viso rugoso, la ricrescita mai coperta, la grazia nei movimenti, avrei preferito che tu vivessi e ti sposassi con Emilio, che per tutta la vita non ha fatto altro che amare una sola donna, ma gli sceneggiatori hanno deciso diversamente, per rubare la nostra commozione e regalarla all'auditel. Grazie Isabel, neanche noi ti dimenticheremo.


domenica 14 giugno 2015

La Gaviota è café con aroma de mujer

Questo post è dedicato ad un personaggio femminile che ho amato infinitamente e che mi è rimasto nel cuore.
Parlo della bellissima e bravissima Margarita De Francisco che in "Cafè con aroma de mujer" dava vita a Gaviota.
Il padre di questa splendida creatura è Fernando Gaitán Salom (nato Bogotá, il 9 novembre1960) sceneggiatore e produttore di telenovelas e di serie televisive colombiane.
Per intenderci, è lui il papà della brutta più simpatica ed intelligente che la televisione abbia prodotto, Yo soy Betty, la Fea, nota in Italia come Betty la cozza.


Di brutta Teresa Suárez, nota come Gaviota, per la sua voce da gabbiana, con cui allieta le giornata degli altri raccoglitori di caffé, non ha nulla.
Alta, slanciata, con lunghi capelli ricci castano chiaro, che le scendono sulle spalle morbidi e setosi è costantemente assediata da uomini che ci provano, ma lei li tiene tutti a distanza, fino ad arrivare alle mani.
Figlia illegittima, è cresciuta con la madre, una donna dolce e indifesa, che nella vita ha amato un solo uomo, suo padre, di cui non parla mai.
Madre e figlia sono molto legate. Vivono l'una per l'altra, così, Gaviota non le pone domande, quando la madre le assicura che ad ottobre di ogni anno devono recarsi all'azienda Casablanca dei Vallejo per partecipare alla raccolta. E' un posto fisso, che per la loro vita girovaga è una certezza.
Il signor Vallero li attende e nonostante questa insolita confidenza  con il padrone, Octavio Vallejo, Teresa non pone domande alla madre, che è sempre così restia ad aprire le porte sul suo passato.
Quell'anno il signor Vallejo muore e per il funerale i vari membri della famiglia fanno ritorno accanto alla matriarca, per l'ultimo saluto a Octavio.



Al funerale del suo datore di lavoro, Gaviota vede per la prima volta l'uomo della sua vita, Sebastián Vallejo. Croce e delizia della sua esistenza, Sebastiánè bellissimo, gentile e innamorato. Almeno così le sembra, quando per la prima volta nella sua vita Gaviota si concede al ricchissimo e schivo Vallejo.
Sebastiánle giura di non aver mai avuto rapporti sessuali con nessuna donna, prima di lei e sembra deciso a sposarla al rientro da Londra, dove studia con il cugino Iván Vallejo Sáenz.
Si lasciano con la promessa di rivedersi a ottobre, per la prossima raccolta e in quella occasione  Sebastián chiederà formalmente la sua mano e la presenterà alla sua famiglia.
Gli eventi, purtroppo, precipitano e Gaviota, rimasta incinta, decide avventatamente di partire per l'Europa, con un contratto da modella, per raggiungere l'uomo della sua vita. La madre è contraria, ma non si oppone, perchè non vuole che la storia si ripeta e che anche sua figlia si ritrovi a crescere un figlio da sola.


Gaviota parte, ma ad attenderla è un'organizzazione internazionale di prostituzione. Fortunatamente incontra un uomo, che pagando come cliente, si impietosisce della sua storia l'aiuta e per ritornare a casa, dopo aver perso il bambino, si consegna alle autorità locali che la rimpatriano.
Nonostante tutto, il suo pensiero resta Sebastián. E' oramai ottobre inoltrato e così, corre disperatamente per arrivare al suo appuntamento con Vallejo, ma quando giunge alla tenuta scopre che l'uomo che le aveva giurato amore eterno si è sposato quel giorno con un'altra donna. Furiosa, lo affronta e lui le confessa di essersi sposato per dispetto, dopo aver scoperto che la donna della sua vita, invece che aspettarlo, come avevano concordato, si era imbarcata alla volta dell'Europa per darsi alla prostituzione.

La notizia del matrimonio di Sebastián sembra chiudere definitivamente la loro storia d'amore e così Teresa, con il cuore a pezzi, lascia l'azienda e si mette alla ricerca della madre, impegnata nella raccolta del caffè in altre coltivazioni. Dalla morte del signor Octavio, infatti, le due donne hanno perso l'impiego sicuro che avevano un tempo. La moglie del signor Octavio non ha mai visto di buon occhio la strana amicizia che era nata tra il marito e quella raccoglitrice di nome Carmenza, con figlia al seguito.
La bellezza del personaggio di Gaviota è la sua capacità di non arrendersi, di lottare, sempre e comunque. Ritrovata la madre, la convince a lasciare la terra, per trasferirsi in città, dove avranno molte più possibilità di trovare lavoro. Carmenza non è convinta. Anzi è molto preoccupata, ma non lascerebbe mai andare la figlia da sola. Inoltre, tra le due, la più forte è la figlia, che decide sempre per entrambe.

Non le resta che seguirla. In città Gaviota fitta un appartamento e trova un piccolo lavoro, ma la sua aspirazione è entrare a far parte dell'impresa dei Vallejo, con il nome di Carolina Olivares.
In fondo nessuno della famiglia la conosce e con il nome acquisito in Europa, nessuno capirà che lei è la Gaviota, tanto meno Sebastián.
Approfitta delle opportunità che offre la città per seguire degli studi serali e acquisire quante più nozioni possibili.
Lo scoglio da superare è Iván Vallejo Sáenz, il cugino di Sebastián, che è diventato il presidente della società e ha la fama di un uomo dal pessiomo carattere, sensibile al fascino femminile.
Teresa, alias Carolina, lo perseguita, fino allo sfinimento per avere un colloquio di lavoro e alla fine ci riesce. Si licenzia dal vecchio lavoro e viene assunta come centralinista alla Cafè Export. La sua intraprendenza e soprattutto la sua discrezione sulle molte amanti del presidente, le consentono, in breve tempo di diventare una delle segretarie del capo. L'ascesa di Carolina è così fulminea, che tutti pensano all'ennesima avventura del presidente, ma quando Iván le farà delle avance, la reazione di Carolina sarà netta: per nulla al mondo, gli permetterà di mancarle di rispetto, dovesse pure costarle il posto e Iván, per la prima volta in vita sua, mette da parte il suo orgoglio e decide di tenersela come assitente. E' troppo brava per lasciarla andare!


In azienda il nome di Carolina è strettramente associato a quello del presidente e con il tempo la bravura e la bellezza della giovane assistenza le consentono di valicare i confini dell'azienda, scalando le gerarchie delle associazioni nazionali del caffè.
La nostra eroina affronta con coraggio e determinazione le sfide lavorative, ma tanto è sicura nell'ambito lavorativo, tanto è fragile e insicura in quella affettiva.
Non riesce a dimenticare il giovane Vallejo e quando lui innavvertitamente arriva alla Cafè Export per sostituire il cugino che deve allontanarsi per un periodo, Carolina, come la conoscono oramai tutti, è costretta a fronteggiarlo.
Sebastián le confessa di averla cercata per le varie piantagioni e di non averla mai dimenticata. Il suo matrimonio è una farsa, non è mai stato innamorato di sua moglie e con lei non ci sono mai stati rapporti sessuali. Teresa tentenna, non vuole cedergli, ma è difficile e nel frattempo scopre che nella famiglia Vallejo Gaviota è considerata come un pericolo per la stabilità della famiglia, perchè effettivamente Sebastián vive con l'ossessione per quella donna, che potrebbe portare alla fine del suo rapporto con la moglie.

Inutile dire che Carolina dovrà affrontare infinite difficoltà affettive, economiche e lavorative. Si scoprirà la sua vera identità e perderà il lavoro, ma grazie alla sua grande bravura e all'aiuto di persone che l'ammirano e il sincero interesse di Sebastián affinchpè lei non paghi ancora una volta per le sue mancanze e le sue debolezze, riuscirà ad anadare avanti.
Tutto procederà tra colpi di scene e folli scenatedi gelosia, fino al classico lieto fine, ma ciò che colpisce è la capacità di Gaviota di fronteggiare sempre a testa alta le situazioni che le capitano, contando sulle sue forze.
Ad un certo punto della storia, si scoprirà che il vecchio Octavio Vallejo ha citato nel testamento anche Carmenza, la mamma di Gaviota, lasciandole una parte dell'eredità. La notizia scuote gli animi e alimenta molti dubbi sulla natura del rapporto con la donna con il proprietario dell'impero columbiano del caffè. Si scoprirà così che Carmenza non ha mai avuto una storia con il patriarca, ma grazie al suo aiuto il vecchio era riuscito a risolvere una questione che rischiava di compromettere l'intera famiglia e per tutta la vita si era preso cura di lei e di sua figlia, per profondo e sincero senso di riconoscenza. Ed a quel punto che Gaviota affermerà con orgoglio di essere felice di non essere figlia del signor Octavio e non perchè questo avrebbe significato essere parente di Sebastián, ma per il rispetto che si doveva a lei in quanto professionista.


Si sarebbe facilmente detto che era il sangue dei Vallejo che aveva fatto di lei un ottimo dirigente nel settore. No, lei era diventata ciò che era solo ed esclusivamente per merito suo.
E così, quando riuscirà finalmente a coronare il suo sogno d'amore al fianco del suo  Sebastián, metterà al mondo una bella schiera di bambini, che vivranno nella tenuta del marito, ma lei continuerà a lavorare ai vertici del mondo del caffè, circondata da uomini potenti, che oltre ad ammirarne la bellezza, ne rispettano la competenza e la grande intelligenza.


E' una storia al femminile, dove la bellezza è messa al servizio dell'intelligenza. Gli stereotipi delle telenovelas sono abbattuti e si riconoscono le capacità ed il merito, oltre ogni dire.
Un personaggio memorabile quello di Teresa Suarez, conosciuta nel campo del caffè, dai raccoglitori ai vertici, come la Gaviota! Una donna di indicibile fascino che seppe migliorarsi e dal basso arrivare al commercio internazionale del caffè.





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