Fernando Colunga è l'attore messicano per eccellenza della rete ammiraglia. E' come Terence Hill per la nostra RAI UNO.
Un'icona, che non conosce tempo e che con il trascorrere degli anni migliora come il buon vino.
Vi confesso che quando vidi per la prima volta Fernado Colunga sul piccolo schermo non mi conquistò affatto.
Erano
i tempi de "La usurpadora", telenovela del 1998, e Colunga aveva alle
spalle diversi successi. Non era forse nemmeno colpa sua, ma quelle
immagini fisse della telecamera che inquadravano le sue espressioni non
mi convincevano proprio.
Fernando Colunga e Gabriela Spanic in "La Usurpadora" |
Sembrava sempre tutto impettito e che dire del ciuffo
ribelle? Manco a parlarne. Eppure qualcosa dentro di me mi diceva che
c'era del talento che stava per esplodere e così dopo una breve
sbirciatina a "Abrazame muy fuerte", di cui amavo la sigla, sono
approdata ad "Amor Real" e ho riso e pianto con Manuel Fuente Guerra.
Personaggio bellissimo, recitato con misura e maestria.
Fernando
passa dai toni bassi ai registri alti trascinando il telespettatore nel
suo dramma. Fernando è Manuel Fuente Guerra, ne vive i contrasti, le
contraddizioni, le paure e le gioie.
Per
me è una scoperta, che diventa conferma, quando mi decido a seguire
"Pasion". Storia originale e avvincente. Il personaggio de "L'Antillano"
è il mio preferito, non per altro, perchè vivo su un'isola che per
secoli è stata depredatata dai pirtati e mi piace immaginare che tra
quella torma di energumeni violenti, ce ne fosse anche uno come Ricardo
De Salamanca y Almonte, capace di sentimenti umani, così come di
spietata intransigenza.
Fernando Colunga e Susana Gonzales |
Personaggio avvincente, reso con assoluta
bravura. Quando l'Antillano maliziosamente esprime una sua opinione, gli
occhi di Colunga trasmettono come uno scintillio. E' come se le frasi
de copione maturassero nella sua testa e si formulassero nella sua
bocca. Se questa non è bravura!
La triade si completa con
"Alborada" altra produzione di Carla Estrada dove il personaggio di Luis
Manrique y Arellano è quello tipico dei romanzi amati dalle donne, con
lui che si infila di notte nel letto della povera Hippolita, che dopo
lunga attesa crede di consumare il matrimonio nel talamo nuziale.
Ammetto
che ho un debole per Fernando in abiti d'epoca. Sembra nato per
incarnare questi personaggi intelligenti, scaltri e pieni di valori,
così lontani dal classico galan che seduce ed abbandona la povera
cameriera, con la testa tra le nuovole.
Una sola preghiera, se
qualcuno pensasse, non a torto, di portare Fernando sulle nostre reti,
riservategli un doppiaggio degno del suo talento.
Tanta bravura ed espressività non merita di essere depredato del talento da un frettolosa e quanto mai irrispettosa traduzione.
Non lo merita lui, ma neanche il telespettatore.
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