LUZ MARIA: UNA FAVOLA DELLA FINE DELL'OTTOCENTO PER LE SOGNATRICI MODERNE
Alla
fine degli anni Novanta, América Producciones sembrava sulla cresta
dell'onda, per quanto riguarda la produzione di telenovelas.
I
suoi prodotti erano all'avanguardia, non tanto per l'originalità delle
storie, che erano spesso remake, ma soprattutto per la qualità tecnica
dei suoi prodotti e la bravura dei suoi attori, accanto ai quali
venivano chiamati volti noti della piccola pantalla, resi celebri nei
loro paesi.
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Lucecita e Gustavo |
Tra i grandi successi di allora è da ricordare Luz María
una telenovela trasmessa tra il 1998 e il 1999, che approdò in Spagna
conquistando circa 4 milioni di telespettatori, sintonizzati tutti i
pomeriggi sulla rete ammiraglia, con uno share del 26,8%.
Un
successo strepitoso, che lanciò a livello internazionale i due
protagonisti, Christian Meier e Angie Cepeda, al fianco di Rosalinda
Serfaty e Mariela Alcalá, come antagoniste.
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Familla Mendoza y Rivero con Gustavo Gonzalves | |
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La
storia, di per sè un po' scontata e romanticissima, collocata nel
passato, acquista un fascino tutto nuovo. Non vi nego che per anni sono
stata vittima del suo incantesimo.
Non
era solo la bellezza indiscussa del protagonista, che esercita sempre
un suo fascino sul pubblico femminile, nè la simpatia ed il carisma
della Cepeda, che piaceva anche alle donne, per la sua spontanea
semplicità, nonostante la straordinaria avvenenza, ma c'era qualcosa di
più, un miscuglio tra competenze attoriali e capacità tecniche. La
fotografia era da Oscar.
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Gustavo Gonzalves e sua moglie Lucecita |
Per
chi non avesse visto "Stellina" e neppure "Luz Maria", la storia narra
le vicessitudini di una giovane ragazza di provincia, che si trasferisce
in città, a casa di un'amica della mamma, quando questa si ammala
gravemente.
Figlia
illeggittima di un noto signore benestante, Miguel Mendoza y Rivero,
cresce con la madre nel "campo", ignara delle sue origini paterne. Alla
morte della madre, Miguel Mendoza y Rivero la accoglie nella sua casa
come domestica, grazie all'intercessione dell'amica della madre di
Lucecita, Modesta (splendida
Teddy Guzmán).
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Teddy Guzmann nel ruolo di Modesta |
Modesta
lavora da anni nella casa dei Mendoza come cuoca ed è a conoscenza
dell'avventura tra il ricco padrone e la povera ed ingenua contadina e
così alla morte dell'amica convince il gentiluomo a prendersi cura di
questa povera ragazza orfana.
E'
qui che Lucecita, come tutti chiamano Luz Maria, rivede Gustavo
Gonzalves, giovane e infelice proprietario terriero, che pochi giorni
prima del suo viaggio a Lima, l'aveva sorpresa, con il suo cagnolino al
seguito, a bagnarsi nel fiume che scorreva nelle sue terre.
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Gustavo Gonzalves |
Gustavo Gonzalves è il genero del signor Mendoza, ne ha sposato infatti
la bellissima e viziatissima figlia, che in seguito ad un incidente ha
perso l'uso delle gambe. Il loro è un matrimonio infelice, da cui
Gonzalves non ha modo di liberarsi. Se la giovane moglie siede su una
sedia a rotelle, la colpa è solo sua.
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Angelina Mendoza in Gonzalves |
Tra
Gustavo e Lucecita nasce una tenera amicizia, che preoccupa i diversi
menbri della famiglia, che cercano in tutti i modi di tenere separati i
due ragazzi.
La speranza è
che Lucecita sposi il figlio di Modesta, Sergio (Orlando Fundichely).
Un ragazzo non solo avvente, ma pieno di virtù, che studia per diventare
medico.
Lucecita, come nelle più classiche delle telenovelas, gli è molto affezionato, ma non lo ama. Il suo cuore è di Gustavo.
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Lucecita e Sergio |
Un
amore impossibile il suo, non solo per il vincolo matrimoniale, ma
anche per la notevole lentezza con cui il protagonista, completamente
perso nei suoi problemi, si rende conto di provare una forte attrazione
per la bella domestica.
Il povero telespettatore palpita in attesa e quando finalmente accade, è un trionfo di amore.
I
due innamorati, cercano disperatamente di evitarsi, senza successo. Il
destino, infatti, è ben deciso a vederli insieme. E così, il nostro eroe
romantico affronta tutti e chiede l'annullamento del matrimonio alla
sacra rota, riuscendo infine, tra mille avversità, a sposare la sua
Lucecita.
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Gustavo e Lucecita sposi |
Con
il lieto fine, il riconoscimento di Lucecita come una Mendoza, la
scoperta della falsa invalidità di Angelina e la punizione dei cattivi,
di quasi tutti i cattivi, penserete che si concluda la telenovela, ma vi
sbagliate.
Il racconto
prosegue, con una seconda parte che pur mantenendo un filo conduttore,
si distingue per una sua autonomia. Ci sono tutti gli elementi per una
telenovela nella telenovela e i personaggi che le danno vita sembrano
uscire dalle pagine di un romanzo. Ma non perdiamo il filo del nostro
discorso.
Dicevamo che un
primo ciclo si chiude, con Lucecita e Gustavo che si sposano e hanno una
figlia. I cattivi sono puniti, ma non sono ancora vinti.
Angelina,
infatti, oramai scoperta e condannata alla sedia a rotelle per tutta la
vita, decide di vendicarsi del suo ex marito e attiratolo in una
trappola, tenta di condurlo con se nella morte, provocando un incidente
di carrozza.
Fortuna
vuole che a perdere la vita sia solo lei, mentre Gustavo e la sua
bambina si salvano, ma nell'incidente, urta la testa e perde la memoria.
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Gustavo e Mirtha |
Nella
rivolta che precede il colpo di Stato, Lima è una polveriera e ricevere
notizie è difficile. Lucecita perde così le tracce dei suoi cari. E
mentre lei sconvolta vaga per la città alla ricerca del marito e della
figlia, Gustavo finisce in ospedale, tra le grinfie di Mirtha.
Mirtha
(Mariela Alcalà) è la discreta e pericolosa infermiera di Angelina, da
sempre attratta da Gustavo, che allontanata da casa Mendoza per aver
appoggiato e coperto Angelina, ora lavora nell'ospedale di Lima.
Incredula
per la fortuna che le è capitata, riesce ad impadronirsi della vita e
del futuro di Gustavo e della sua bambina. Per anni i nostri amanti
resteranno così separati.
Mentre
Gustavo vive oramai fuori città, privo di memoria e convinto di avere
una figlia con Mirtha, Lucecita si imbatte in una nuova famiglia, gli
Aldama.
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José Julian Aldama |
Gli
Aldama sono una famiglia benestante, piena di problemi esistenzali, che
organizzano la loro vita e la loro quotidianità intorno agli umori e ai
dolori di José Julian, un giovane colto e tenebrso, che un tempo era
stato una promessa della musica, ma in seguito ad un incidente di caccia
ha perso la vista e la voglia di vivere. José Julian vive rinchiuso
nella sua camera, perennemente al buio, non vuole contatti con nessuno.
A soffrire per lui la madre ed il padre, vittima dell'alcool e causa
indiretta della cecità del figlio. Nella stessa casa vivono anche la zia
e le sue due figlie, che animano la storia tra invidie e primi
innamoramenti.
Lucecita
arriva nelle loro vite, con la inseparabile Modesta, portando scompiglio
e buonumore. Il più beneficiato di tutti è José Julian, che dopo le
prime scontrose ritrosie, lascia che Lucecita entri nella sua camera e
nella sua vita. Inutile dire che se ne innamorerà perdutamente,
accettando anche di sottoporsi ad un periocolosissimo intervento, che
potrebbe restituirgli la vista, per vedere finalmente il volto della
salvatrice. Ma nonostante la lusinga e la sincera ammirazione di
Lucecita per Josè Julian, Luz Maria non riesce a dimenticare la sua pena
per la perdita del marito e della figlia. E' certa che prima o poi si
rivedranno.
La sua
speranza non è vana e chiusasi la seconda parte della storia con un
nuovo lieto fine, per tutti i personaggi della famiglia Aldama, Lucecita
ritorna nella vita di Gustavo.
Cercando
un lavoro da domestica, in tutti questi anni si è sempre rifiutata di
usare i soldi del marito, perchè non li sentiva suoi, s'imbatte nella
casa di Gonzalves. Appena lo vede, per l'emozione sviene. Gustavo,
tuttavia, non la riconosce. La perdita di memoria, subita anni prima,
non gli consente di scoprire la verità.
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Angie Cepeda e Christian Meier |
Sotto
le minaccie della perfida Mirtha, Lucecita decide di non raccontare
nulla al marito, felice di riabbracciare sua figlia. Nell'ombra cerca
di riconquistare Gustavo, che ancora una volta si innamora di sua
moglie, fino allo scontato, ma attesissimo lieto fine, con il
protagonista che ritrova la memoria, punendo i cattivi di turno.
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Lucecita e sua figlia |
Anche
se la storia è di per sè scontata e non mancano gli scivoloni e le
ingenuità del genere, nel complesso il prodotto è buono e magistrale è
l'interpretazione degli attori. Per non parlare della caratterizzazione
dei personaggi. Su tutti Graziela, la madre di Angelina, che si rivolge
al vero padre della figlia, liquidandolo perennemente con uno sprezzante
"borracho" e Migluel Mendosa, il padre di Lucecita, che scoperte le
trame della madre e della perfida figlia, ripete ossessivamente "las
dos... las dos!". Non mancano poi momenti esilaranti con i personaggi
minori e le storie di buoni sentimenti, che scaldano il cuore.
Visto
a distanza di anni, quando oramai non siamo più sotto l'effetto magico
di Lucecita, bisogna ammettere che le qualità tecniche del prodotto sono
superiori alla storia, ma per chi, come me, ha un debole per i figli
orfani che ritrovano i genitori e per le giovami donne che purnon
cercando ostinatamente il principe azzurro lo trovano pure con un
cospicuo conto in banca, è il prodotto giusto per voi. In fondo sognare
non costa nulla e la realtà è spesso così triste, che un pò di favola
aiuta a credere che qualcosa forse può cambiare, fosse anche solo con un
colpo di magia.