venerdì 29 luglio 2016

Velvet terza stagione: riflessioni conclusive



Ed è oramai ufficiale, quella che stanno girando in Spagna sarà l'ultima stagione, la quarta, di Velvet e anche se oramai sono diventati dei personaggi familiari, è giusto così!
E' trascorso un po' di tempo da quando Anna e Alberto ci hanno salutato dagli schermi di Rai Uno e, contrariamente a quanto era accaduto negli anni precedenti, non avevo ancora scritto nulla sulla terza stagione.


A dire il vero, anocora oggi sono incerta. Non so se la terza edizione mi sia piaciuta veramente.
Di sicuro ci sono degli elementi interessanti, che sono poi quelli che mi spingono a vederla tutti gli anni, ma ce ne sono altri che, a mio parere, hanno perso smalto.


Adoro Alberto. E' un personaggio ben costruito, coerente e anche un po' pazzo. Lo è stato fin dalla prima puntata ed è questo che gli ha consentito di entrare nei cuori di tutte noi.
 Di Alberto mi piace la sua determinazione, il suo coraggio di lottare per Anna, senza ripensamenti. E' lei che puntualmente mette in crisi la coppia e anche se il personaggio di Anna è interessante sotto molti punti di vista (è una donna dolce, ma insieme forte, sicura ed innamorata), ci sono cose di lei che non capisco. E' chiaro che la sua posizione nei confronti della società è debole, ma Alberto la ama ed è lei che deve sacrificare qualcosa di suo, per amore dell'uomo che l'ha scelta fin da bambino come donna della sua vita.


Chi se ne importa se Alberto, in un momento di debolezza l'ha tradita, che importanza ha che tutti la considerano l'amante. Lui la ama ed è disposto a gridarlo al mondo! Non perdono ad Anna le piccole indecisioni, i vari tentennamenti, utili agli sceneggiatori per creare movimento nella storia, ma noiosetti per gli spettatori che la vorrebbero sempre consapevole della fortuna che le è capitata.
Nonostante adori Pedro e Rita, la terza stagione relega un po' questi due personaggi, che restano carini nel loro complesso, ma rischiano di diventare delle noiose caricature di se stessi, con il passare del tempo.


Bellissimo invece il quadro sentimentale di un'amicizia come quella di Matteo e Alberto, che culmina con la notizia della morte del fratello Sanchez!
Ho trovato eccellente la resa e l'interpretazione.
Interessante anche la maturazione del personaggio di Patrizia, che a me è sempre piaciuto, perchè è ben articolato e complesso. Non è cattiva, ma non è neanche completamente buona. Sa separare alla perfezione sesso e cuore e sopra ogni cosa pone il denaro e la colpa, ovviamente, è della madre.
In questa edizione, Patrizia si supera e l'avvicinamento ad Anna e al suo nipotino, dopo la presunta morte di Alberto, mi ha commosso.


Dopo un escalation di situazioni tragi comiche, come il fidanzamento e il matrimonio con un uomo ricco ed impacciato come Valentin, Patrizia si presenta come una piacevole conferma anche per la quarta stagione.


Cristina in questa stagione televisiva ne ha combinate di cotte e di crude e non a torto Enrique accusa sua moglie di averla spinta sul baratro della follia. Oramai era senza controllo. Un po' di dignità cara! Hai scoperto che tuo marito non ti ha mai amata? Bene, tu dimostragli che non te ne importa ed invece scadi nella classica telenovela degli anni Ottanta, con tanto di pancia finta, con tanto di tentato omicidio della protagonista.
La vendita dell'azienda, porta notevoli cambiamenti e a capo di tutto ascende il nostro bell'italiano, Marco Cafiero.


Presenza imponente e carattere deciso. Non riuscirà a farci dimenticare Alberto e il suo romanticismo, ma ben venga a mettere in riga una banda di pazzi, in bega tra loro.
Bene, detto questo, non mi resta che tornare in attesa della quarta stagione, per dare un degno finale ad una storia d'amore che fa innamorare.

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